BENVENUTO NEL SITO UFFICIALE DEL ROTARY CLUB ENNA. BUONA NAVIGAZIONE!!!
Data e ora 02/10/2022 10:00 Tipo Riunione Viaggio-Visita
Relatore Enrico Gianni Trapani Livello di Club
Luogo indirizzo

Abbiamo vissuto un’intensa mattina alla scoperta dell’”Enna invisibile”, di quella città in cui viviamo e della quale non conosciamo quasi niente della sua storia millenaria. L’archeologo Giannitrapani ci ha sapientemente condotto lungo un cammino storico-letterario e insieme paesaggistico in una splendida giornata di sole autunnale. L’illustre professionista negli ultimi 15 anni si è occupato, insieme ad altri colleghi, delle indagini archeologiche nel territorio dell’ex provincia di Enna portando alla luce nuovi importanti siti, rileggendo le vecchie scoperte alla luce delle nuove conoscenze, gettando luce su una lunga fase della preistoria e della storia della Sicilia centrale e ponendo le basi per futuri promettenti studi sull’archeologia siciliana, oltre a porre l’attenzione sulla necessità della valorizzazione del nostro patrimonio. In particolare la nostra “gita culturale” si è concentrata nella valletta di Santa Ninfa che sorge tra il Castello di Lombardia e la Rocca di Cerere, ovvero la prima area di insediamento nella città. In questa zona sono stati individuati resti di necropoli di età greca ed ellenistica e di altre strutture coeve e ipotizzato che la città di epoca greca si estendesse su parte del pianoro sommitale, mentre le necropoli sorgevano sulle pendici e oggi in alcuni punti sono ancora visibili nella forma delle famose “grotte” che si incontrano salendo verso Enna alta. Dallo scavo di Santa Ninfa, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza di Enna e con la dott.ssa Rossella Nicoletti, è emerso che l’area ha subito negli ultimi decenni diversi rimaneggiamenti e quella che era una vera e propria valle che separava la Rocca di Cerere dal Castello è stata colmata da tonnellate di detriti e di inerti che l’hanno livellata e ne hanno trasformato l’aspetto, che oggi risulta molto diverso da come ce lo descriveva Cicerone, cioè come un vero "locus amoenus" molto verde, con fonti perenni, ipogei, santuari. In attesa che venga realizzato un progetto di pulizia e di nuove ricerche archeologiche promosso da tempo dallo stesso Giannitrapani, si è riusciti a riportare alla luce un’area sacra di età ellenistica, caratterizzata da un ambiente in cui si svolgevano banchetti sacri legati ai riti in onore della dea Demetra e da una parete scavata nella roccia con nicchie votive all’interno della quale dovevano essere dipinte immagini sacre.